Sebbene la Francia si sia tradizionalmente concentrata sul settore dei servizi, negli ultimi anni si è assistito a un ritorno degli investimenti nell'industria. Il Paese si sta posizionando in prima linea verso il mondo di domani, grazie ai progressi delle nuove tecnologie. L'ambizioso piano di investimenti Francia 2030 mira ad accelerare la trasformazione economica del Paese, promuovendo l'occupazione e l'innovazione. Il piano mira inoltre a ridurre la disoccupazione strutturale, che rimane una sfida nonostante i numerosi sforzi di riforma.
Problemi strutturali del mercato del lavoro in Francia
Nel quarto trimestre del 2023 la disoccupazione in Francia si è attestata al 7,5%. Una percentuale elevata, trattandosi di una delle principali economie mondiali, anche se in passato è stata più alta, in particolare nel 2018, quando ha raggiunto un tasso superiore al 9%. L'incapacità del Paese di ridurre in modo significativo l'attuale livello di disoccupazione è fonte di preoccupazione sia a livello nazionale che internazionale.
L'occupazione in Francia, o meglio la sua mancanza, è stata una questione ampiamente discussa durante le elezioni presidenziali del 2022. Il governo ha varato delle riforme per stimolare il mercato del lavoro, ma si è scontrato una forte resistenza da parte dei sindacati.
La scarsa performance occupazionale della Francia sarebbe da imputare, secondo gli economisti, agli stipendi minimi troppo elevati, all'eccessiva regolamentazione, alla mancanza di flessibilità nella legislazione sul lavoro e all'inefficienza nella gestione della spesa pubblica.
Il mercato del lavoro francese: mancanza di competenze
Tutti questi fattori hanno ridotto la competitività delle aziende francesi sia a livello europeo che internazionale. Malgrado la sua riluttanza ad assumere personale dall'estero, la Francia ha continuo bisogno di manodopera straniera. Molti posti di lavoro non qualificati sono occupati da cittadini di Paesi europei dove il costo della vita è più basso. Le aziende francesi e le multinazionali che operano in Francia assumono anche lavoratori altamente qualificati provenienti sia dall'Europa che da altre parti del mondo. Il reclutamento a livello internazionale è talmente cruciale che sono stati istituiti regimi di visto specifici per facilitare le procedure amministrative per l'ottenimento dei permessi di lavoro.
Il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale () ha individuato le cinque categorie professionali che necessitano maggiormente di manodopera: tecnologie dell'informazione e della comunicazione, medici, professionisti STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica), insegnanti, infermieri e ostetriche. Anche il settore legale e quello delle costruzioni sono a corto di risorse. A seguito della pandemia globale di Covid-19, la carenza di personale sanitario è più che mai evidente. Anche altri settori che richiedono competenze meno specializzate devono fare i conti con la carenza di manodopera. Le posizioni nel settore alberghiero e della ristorazione, soprattutto durante la stagione estiva, possono essere molto ricercate. Molti proprietari di strutture ricettive hanno dovuto aumentare gli stipendi per attirare lavoratori.
Il settore agricolo ha spesso difficoltà a reclutare manodopera stagionale, soprattutto per il raccolto. La Francia sta inoltre sperimentando una significativa carenza di personale per l'assistenza domiciliare,
Ricerca di lavoro in Francia
Inizia consultando i siti per il lavoro, e se appartieni a un settore professionale di nicchia, come la consulenza manageriale, non esitare a contattare le agenzie specializzate presenti sul territorio. Puoi anche inviare una mail direttamente alle aziende, chiedendo di poter parlare con l'ufficio delle risorse umane.
La conoscenza del francese è altamente consigliata, anche se lavori per un'istituzione o un'organizzazione internazionale o se ricopri una posizione di responsabilità (ricercatore, economista, ecc.). Se intendi vivere in Francia in modo permanente, ti verrà chiesto di sostenere un test di lingua francese.
Leggi sul lavoro in Francia
La legislazione francese in materia di lavoro è conosciuta per essere altamente tutelante nei confronti dei dipendenti. I datori di lavoro sono tenuti a contribuire a vari programmi di sicurezza sociale che comprendono la salute, la pensione, la disoccupazione e gli infortuni sul lavoro. Il licenziamento in Francia è regolato da norme rigorose che mirano a tutelare i lavoratori. I motivi del licenziamento devono essere giustificati e si devono seguire procedure specifiche di preavviso e di risarcimento. In caso di licenziamento, i lavoratori hanno la possibilità di richiedere l'indennità di disoccupazione.
Le aziende sono responsabili del mantenimento della tutela e della sicurezza sul luogo di lavoro, attuando misure preventive e rispettando gli standard vigenti. I dipendenti in Francia hanno diritto ad almeno 5 settimane di ferie pagate all'anno e ufficialmente devono lavorare 35 ore alla settimana. In realtà, però, molti lavorano più di 40 ore a settimana. In alcuni settori, come quello sanitario e agricolo, i dipendenti spesso superano le 50 o addirittura le 60 ore settimanali.
I dipendenti che fanno gli straordinari hanno diritto a ricevere una retribuzione oraria più alta.
La Francia ha 11 giorni festivi, che non implicano necessariamente che si possa stare a casa dal lavoro. Solo la Festa del Lavoro (1° maggio) è un giorno festivo obbligatorio, anche se alcuni professionisti, come quelli del settore medico o dei trasporti, potrebbero dover lavorare per mantenere i servizi essenziali.
Dal 2004, in Francia, c'è un giorno festivo in meno. Per contribuire al finanziamento delle politiche a favore degli anziani e dei disabili, ogni dipendente “dona” un giorno festivo: in pratica, lavora nel giorno festivo senza retribuzione. Questo è il principio alla base della giornata di solidarietà: in base al settore di appartenenza (pubblico o privato), i dipendenti possono lavorare in un giorno festivo, ad eccezione del 1° maggio, per contribuire al finanziamento di iniziative a favore di anziani e disabili.
Ecco un elenco dei giorni festivi più comuni in Francia:
- Capodanno: 1 gennaio;
- Lunedì di Pasqua: variabile (marzo/aprile);
- Festa dei lavoratori: 1 maggio;
- Giorno della Vittoria 1945: 8 maggio;
- Ascensione: variabile (maggio/giugno, 40 giorni dopo Pasqua);
- Pentecoste: variabile (maggio/giugno, 50 giorni dopo Pasqua);
- presa della Bastiglia: 14 luglio;
- Assunzione: 15 agosto;
- Ognissanti: 1 novembre;
- Giorno dell'Armistizio 1918: 11 novembre;
- Natale: 25 dicembre.
Oltre alle festività nazionali, alcune regioni e dipartimenti d'oltremare francesi possono osservare festività specifiche legate a tradizioni locali o eventi speciali.
Se lavori in un giorno festivo, hai diritto a una retribuzione aggiuntiva o a ferie compensative. In Francia hai il diritto di rifiutare il lavoro in un giorno festivo, a meno che il tuo contratto di lavoro non preveda disposizioni diverse; in tal caso, dovrai attenerti a tali clausole.
Indirizzi utili:
(in inglese)
(in inglese)
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