Salve,
per tutti voi che avete in progetto di andare a vivere a Bordeaux, quale modo migliore se non condividere l'esperienza con altri futuri espatriati che si preparano alla partenza? Vi propongo di leggere quest' intervista che Annalisa, prossima al trasferimento, mi ha gentilmente concesso!
Stai organizzando il tuo trasferimento a Bordeaux, ci potresti parlare un poÂ’ del tuo nuovo progetto di vita e del motivo principale che ti ha portato a questa decisione?
Non vorrei passare per una romanticona, ma la ragione principale di questo trasferimento a Bordeaux è l' amour. Infatti, dopo quasi tre anni di "pendolarismo" Bdx-Milano, Valerio ed io abbiamo deciso di ricongiungerci e iniziare la nostra vita insieme nella città che, fra le due, ci offrisse di più da un punto di vista lavorativo e di qualità della vita.
Considerata la situazione italiana al momento che ... che te lo dico a fare, ... e analizzate le opportunità lavorative di entrambi la scelta è stata abbastanza spontanea e ci ha trovato concordi fin da subito
Ti sposti definitivamente oppure solo per un periodo lasciando una porta aperta in Italia? Hai già trovato casa?
Questo ancora non lo so. Ovviamente l'Italia è l'Italia ed è chiaro che uno vorrebbe sempre tornarci. Ma in questo periodo storico è tutto così in bilico che non si può preveder nulla. Non parto con l'idea di restare, ma neppure con quella di tornare a breve ... Chi vivrà vedrà ...
Se la ragione per la quale ti sposti non è legata ad un’offerta di lavoro, cercherai impiego una volta in loco oppure hai già preso dei contatti?
Sto cominciando a guardarmi intorno già ora, ma comincerò a mandare cv una volta arrivata e dopo aver rafforzato un po' il mio francese. Dovrò mettere mano ai risparmi per qualche mese, ma mi piacerebbe cercare lavoro quando il mio livello sarà migliore, così da poter provare a competere per ruoli più o meno equivalenti a quelli che ho qui in Italia. Nel frattempo proverò a fare qualche lavoretto a distanza per l'Italia: da designer libero professionista sono abbastanza abituata al telelavoro.
È da molto che pianifichi il trasferimento? C’è un aspetto che ti risulta più complicato da organizzare?
Visto che metà luglio mi sembra ancora una data lontanissima, non ho ancora cominciato a programmare tutto per filo e per segno. Proprio in questi giorni sono alle prese con la traduzione di alcuni moduli inviatimi dal Pôle Emploi. Che fatica
Quello che mi spaventa di più è proprio questo: tutta la parte di burocrazia. Chi pensa che quella francese sia più snella di quella italiana non ci ha mai avuto a che fare ....
Per quanto riguarda la lingua, parli già bene il francese? Hai fatto dei corsi? Suppongo sia consigliabile avere una buona base per facilitare l’adattamento, me lo confermi?
Se si ha la possibilità , il tempo e la determinazione è decisamente meglio studiare prima! Io a scuola ho fatto solo inglese e così l'estate scorsa ho frequentato un corso intensivo di un mese che mi ha aiutato a raggiunge un livello base. In questo anno avrei dovuto studiare un po' di più da autodidatta, ma purtroppo non sono conosciuta per la mia costanza.
Parlando dellÂ’aspetto pratico del trasloco, come ti organizzerai? Porti con te tutte le tue cose, affitti un container oppure ti porti solo il necessario?
A Milano fortunatamente ho una casa di proprietà che inizialmente sfrutterò come magazzino. In queste settimane inizieremo la nostra ricerca per un nuovo appartamento qui a Bordeaux e non possiamo ancora prevedere quanto sarà grande e di cosa avremo bisogno (alcune case sono affittate completamente vuote, altre ammobiliate solo in parte). Per ora speriamo di riuscire ad organizzarci con un paio di viaggi in macchina, anche fatti a distanza di tempo. Le cose più ingombranti (arredi, elettrodomestici) le compreremo direttamente in Francia perché decisamente più facili da gestire e trasportare.
Aprire un conto in banca, il cambio di residenza…non sono cose che si possono organizzare dall’Italia; ti sei già informata sulle formalità burocratiche da espletare, sugli uffici o istituzioni da contattare?
Come ti dicevo, proprio questa settimana ho iniziato a occuparmi di un po' di questioni burocratiche e a raccogliere un po' di informazioni così da arrivare a luglio il più preparata possibile. Mi arrendo già ora all'idea che mi mancherà un documento sconosciuto per cui dovrò fare avanti e indietro dall'Italia ... Vabbè, una scusa in più per tornare
Lasciare gli affetti è sempre dura, come conti di gestire le distanze? Rientrerai spesso oppure resterai in contatto con i tuoi cari ed amici attraverso skype, email…?
Bordeaux fortunatamente non è oltreoceano e in bassa stagione (autunno/inverno) i voli per/da Milano costano proprio poco. Penso che per un po' ci godremo i week-end esplorando di più il territorio francese. Poi certamente gli affetti cominceranno a mancare e riprenderemo a viaggiare più spesso. Meno male che ormai con tutta questa tecnologia esistono mille modi per tenersi in contatto.
A tutte le persone che come te progettano di partire e che magari hanno ancora dei dubbi, te la senti di dare qualche consiglio in particolare?
Questa è la mia prima esperienza all'estero, mi sono già trasferita altre volte, ma sempre in città italiane. Molte persone che hanno avuto già esperienze oltre confine mi rassicurano dicendomi che un'esperienza fuori dal proprio paese "va fatta" perché ti cambia, ti fa crescere ... ti completa. Io credo che in questo periodo storico sia ancora più vero. Parto con entusiasmo e sicuramente questo aiuta. Il mio blog è nato proprio per questo, per aiutarmi a conoscere questa città e ci sta riuscendo: pur non vivendoci ancora mi sono affezionata a Bordeaux e la sento già un po' mia.
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Grazie mille Annalisa per la tua testimonianza e buona fortuna ![;)](/forum/forum/img/smilies/wink.png)
Francesca