Vivendo a più di 10.000 km dall'Italia è inevitabile cercare varie modalità per rimanere in contatto con familiari e amici. Bisogna riconoscere che la tecnologia ci viene decisamente in soccorso. Se penso che la mia generazione ancora scriveva lettere o inviava cartoline mi sembra passata un'eternità , anche se, forse, ogni tanto si potrebbe riscoprire il gusto antico della parola scritta di proprio pugno, sapendo che susciterà la sorpresa e l'emozione di chi la leggerà . Oggi la comunicazione è frammentaria e volatile. Ma ci consente, d'altro canto, di raggiungere l'altro capo del mondo istantaneamente. Io personalmente uso molto lo smartphone, anche perché, ormai, ci si può fare proprio di tutto. Utilizzo in prevalenza whatsapp, lo trovo molto comodo e poi, ora è possibile inviare video e foto che formino una "storia", sicché quando non si ha tempo per chiamare gli altri possono comunque sapere cosa facciamo. Per lavoro invece utilizzo skype per videoconferenze o se devo parlare con colleghi all'estero.
Nel bene e nel male gli strumenti, divenuti ormai indispensabili, che usiamo per comunicare, sono diventati un prolungamento del nostro corpo. A Panama le connessioni sono sufficientemente veloci anche se non potentissime. Del resto, si tratta di una città che sta crescendo.