½ûÂþÌìÌÃ

Ciao Lucio!

Interessante questa tua proposta, all'estero si tende a fare più gruppo tra connazionali rispetto a quando si è in patria.
Anche se per esperienza  ho notato che gli italiani all'estero sono meno solidali tra loro rispetto ad espatriati di altre nazionalità.
Nel senso che l'italiano tende più a prendere per il suo tornaconto e una volta raggiunto lo scopo fa fatica a condividere e mettersi a disposizione perchè ha paura che qualcuno poi faccia meglio di lui.

Tu come la vedi?

Un saluto,

Francesca
Team ½ûÂþÌìÌÃ

¡³ó´Ç±ô²¹!
è sempre qualcosa di personale...
gente stronza, scusa l'eufemismo, ne trovi a bizzeffe: dal vicino di casa in Italia al compatriota dall'altra parte del mondo.

E' vero che molta gente quando arriva e ti conosce, ti cerca solo per come fare questo o quel documento e poi... ciao!
sta a ognuno decidere quanto tempo ed energie dedicar loro.

in questa situazione mondiale difficile forse, ripeto forse, fare rete sfruttando le poche leggi/limitazioni del posto e le nostre capacità di Italiani potrebbe fare LA differenza.

p.s. scusa per aver indicato i dati di contatto

Forse il momento di crisi che tutti stiamo vivendo servirà ad essere più coesi... o a diffidare ancora più del prossimo! Chi lo sa, dipende dalle esperienze pregresse di ognuno, secondo me.
Auspico ovviamente la prima ipotesi... mi darai un tuo feedback in futuro...

A risentirci