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Ilenia: "L'esperienza della nostra famiglia a Malta è una grande opportunità"

Ilenia a Malta
Pubblicato 14 Dicembre 2016
In seguito ad una buona offerta lavorativa ricevuta dal marito, Ilenia e famiglia hanno deciso di lasciare il Bel Paese per trasferirsi a Malta. Vivono sull'isola da un anno, si trovano bene ed anche i bambini si sono integrati e parlano perfettamente inglese!

Raccontaci un po' di te, di dove sei e quanto tempo fa hai lasciato l'Italia?

Ciao, mi chiamo Ilenia, 40 anni, sono salentina d'origine ma milanese d'adozione.
Dopo quasi 20 anni di vita vissuta a Milano, 10 mesi fa con mio marito e i nostri due bambini di 5 e 7 anni abbiamo deciso di trasferirci all'estero.

Hai mai avuto delle paure o incertezze prima della partenza?

Ovviamente si. La paura e l'incertezza sono fisiologiche quando ci sia appresta ad affrontare un cambiamento di questo tipo, soprattutto a 40 anni e con due figli al seguito.
Forse se avessi avuto 20 anni e fossi stata single avrei affrontato tutto più a cuor leggero invece con dei bambini le paure e le domande sono tante: si ambienteranno facilmente? Avranno difficoltà con la lingua? Si troveranno bene nella nuova scuola? Sentiranno la mancanza dei loro amici in Italia?
Diciamo che le prime paure sono proprio per loro, poi ci sono le nostre, ma con i figli passano in secondo piano.
Una volta affrontato il cambiamento però ci si rende conto che loro sono i primi ad adattarsi.

In che parte dell'Europa vivi attualmente?

Attualmente vivo a Malta, piccola isola nel Mediterraneo.

Cosa ti ha spinto a lasciare l'Italia?

L'idea di lasciare l'Italia non era “contemplata”, o per lo meno non nel momento in cui poi io e mio marito abbiamo preso la decisione.
La nostra non è stata tanto una scelta dettata da un'insoddisfazione generale quanto da un'opportunità lavorativa (di mio marito) che è stata un pò un fulmine a ciel sereno e che ha rimesso in discussione tutto.
E' arrivata comunque in un momento in cui io personalmente sentivo l'esigenza di cambiare qualcosa, avevo voglia di novità e soprattutto pensavo da tempo che l'idea di poter vivere all'estero, per un breve o per un lungo periodo che fosse, potesse rappresentare un'opportunità per i nostri figli di imparare una nuova lingua e che potesse arricchire tutti noi.

Quali sono le cose più importanti da fare a livello burocratico appena ci si trasferisce a Malta?

La cosa fondamentale una volta trovata una casa con un contratto long term (+ 6 mesi) è avviare tutte le pratiche per poter avere la resident card.
Con l'ottenimento della residenza che avviene presentando una serie di documenti e che si ottiene nel giro di qualche settimana si sbloccano di conseguenza una serie di altre cose come l'acquisto di una macchina, a mio avviso fondamentale se si vuole soggiornare nel lungo periodo a Malta, aprire la partita iva per un libero professionista come me, ed essere agevolati anche nell'apertura di un conto in banca.

Com'è la situazione lavorativa a Malta?

Malta in questo momento sta vivendo una fase di espansione economica, il lavoro c'è, il tasso di disoccupazione è bassissimo ma purtroppo se è vero che in alcuni (pochi ) settori come e-gaming, finance e IT gli stipendi sono competitivi, purtroppo per lavori invece non specializzati come camerieri, lavapiatti etc. gli stipendi sono molto bassi. Però Malta dà la possibilità a tutti se non altro di lavorare e sembrerebbe esserci più meritocrazia che in Italia.

Quali sono le figure professionali più richieste?

Come dicevo molte aziende di e-gaming hanno uffici qui sull'isola per cui c'è molta richiesta in questo settore ma ovviamente bisogna saper parlare bene inglese e bisogna in molti casi avere esperienza pregressa nel settore, idem se si vuole lavorare in campo informatico.
Per lavori invece non specializzati c'è tanta richiesta nel settore della ristorazione essendo Malta un'isola turistica, ma in questo caso i salari sono molto bassi.

Come si sono adattati i tuoi bimbi alla nuova vita sull'isola?

I miei bambini si sono adattati molto in fretta.
Arrivando noi da una realtà come quella milanese, qui a Malta hanno potuto apprezzare tutto quello che a Milano non c'è ovvero il mare in primis, la possibilità di vivere molto di più all'aria aperta, grazie soprattutto ad un clima mite tutto l'anno, fare nuove amicizie essendo Malta un'isola multietnica con un continuo viavai di expats.

Che iter hai seguito per iscriverli a scuola?

I miei figli frequentano una scuola privata in cui è stato da anni attivato un progetto bilingue (per i bambini a partire dai 6 anni) che consente ad un costo extra di sostituire lo studio della lingua maltese con lo studio di parte delle materie in lingua italiana (per l'esattezza italiano storia e geografia, e in parte matematica). Essendo proprio per questo motivo una scuola molto frequentata da italiani ed expats in generale, l'impatto per loro è stato più semplice.
Dall'Italia avevo già preso contatti con la scuola e mi ero documentata sui programmi. Una volta sull'isola, sono stata a scuola e fortunatamente, pur essendo noi arrivati ad anno scolastico ormai iniziato (da tre mesi) c'erano dei posti liberi per cui siamo riusciti a far iniziare subito la scuola ai nostri figli.
Per chi avesse intenzione di trasferirsi a Malta suggerisco comunque di contattare le scuole per tempo perché a volte le liste d'attesa (parlo delle scuole private) possono essere lunghissime.

Parlavate inglese prima di partire o avete fatto corsi in loco?

No, non abbiamo fatto alcun corso.
Io e mio marito parlavamo già inglese perché è una lingua che utilizziamo quotidianamente nel nostro lavoro.
I miei figli non lo parlavano prima di partire a parte qualche parolina, ma una volta arrivati qui, confrontandosi quotidianamente con bambini e insegnanti stranieri sono migliorati molto velocemente nell'apprendimento della lingua.

Quali sono le differenze principali che hai riscontrato tra lo stile di vita maltese e quello italiano?

Diciamo che le differenze variano in base anche al tuo paese/città di provenienza. Intendo dire che per un siciliano le differenze fra il suo stile di vita in Italia e quello qui a Malta saranno sicuramente minori rispetto a quelle che riscontrerà, come è stato ad esempio per noi, un milanese.
Malta si avvicina molto di più come stile di vita al Sud Italia che al Nord Italia.

I Maltesi sono accoglienti verso gli stranieri?

I Maltesi sono un popolo un po' chiuso ma nello stesso tempo accogliente.
Sono cordiali e dal momento che molti parlano italiano (soprattutto le vecchie generazioni) è facile comunicare con loro anche se non si conosce nessuna delle loro due lingue ufficiali, maltese e inglese.

Vivere a Malta è più o meno caro che in Italia?

Un tempo, da quel mi dicono, a Malta si viveva con poco. Oggi purtroppo il costo della vita sull'isola si è alzato molto. Anche qui dipende con quale parte dell'Italia si fa il confronto.
Milano è sicuramente più cara per molte cose rispetto a Malta ma se si vuole mantenere il proprio standard qualitativo qui a Malta si finisce per spendere uguale se non di più.
Probabilmente l'isola è più cara se paragonata a piccoli centri e non alle grandi città.

Che budget ci vuole al mese per vivere a Malta?

Il budget necessario per vivere a Malta è abbastanza soggettivo e varia in base alle esigenze di ciascuno.
Per dare comunque un'idea ormai sotto i 500/600 euro al mese è difficile, soprattutto in alcune zone turistiche e meglio servite dell'isola, trovare un appartamento per una famiglia di quattro persone. Un tempo con 300 euro al mese si trovava un appartamento, ora con la stessa cifra si trova una stanza in un appartamento condiviso.

Cosa ti manca di più dell'Italia?

Dell'Italia, inutile dirlo, mi mancano tanto gli affetti, gli amici e anche la possibilità di poter avere più “scelta” in molte cose. Dai ristoranti, ai musei, alle gite fuori porta, ai week end.
Qui da questo punto di vista mi sento un po' limitata nella scelta o eventualmente obbligata a prendere un aereo. Questo è un limite del vivere su un'isola.

Com'è una tua giornata tipo?

La mia giornata inizia con l'accompagnare i bambini a scuola dopodiché rientro a casa e mi metto al lavoro.
Ho la fortuna di lavorare da casa per cui riesco a gestirmi in autonomia. Nel pomeriggio aspetto i miei bambini che rientrano da scuola con il van, preparo la merenda, li supporto nei compiti qualora ce ne fosse la necessità e nei giorni in cui non ho tanto lavoro andiamo a fare un giro al parco, o nei mesi estivi andiamo al mare per qualche ora.
Nei week end invece andiamo un po' alla scoperta di posti nuovi sull'isola e quando il clima lo consente ce ne andiamo in spiaggia.

Qual è il tuo piatto preferito della cucina maltese?

Non ho ancora scoperto un piatto tipico della cucina maltese che mi faccia impazzire.
Fra tutti, forse il coniglio, cucinato soprattutto qui nella zona centrale dell'isola, è un piatto tipico della cucina maltese che ho avuto modo di provare e che ho apprezzato.

Vivere all'estero arricchisce ma comporta anche difficoltà, come descriveresti i diversi aspetti della tua esperienza?

Sono molto contenta della mia esperienza perchè come ho già detto è una fonte di ricchezza per tutti, non nego però che in molte occasioni mi guardo indietro e penso che mi mancano tante cose dell'Italia e di Milano in particolare.
Cambiare paese comporta ovviamente la necessità di adattarsi a usi costumi e tradizioni che sono diverse dalle tue e a 40 anni sicuramente lo spirito con cui si affrontano i cambiamenti è molto diverso da quello che può avere una ventenne che va via dall'Italia.
Detto ciò, guardo i miei figli, li sento parlare inglese e penso che sto dando loro una grande opportunità. Questo, per ora, mi basta.

Malta

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