Dove trasferirsi nel 2023? E' la domanda che si fanno in molti, che si affidano alle classifiche internazionali in cerca di indizi. Chi vive già all'estero nota le ripercussioni dell'inflazione nella vita quotidiana. A New York, devi pensarci due volte prima di comprare qualcosa. Lo stesso vale per le altre grandi città americane, ma non sono le uniche perchè il fenomeno è riscontrabile in varie parti del mondo.
New York: la città più cara per gli espatriati
La vita a New York sta diventando sempre più cara? ECA International, esperto nella divulgazione di conoscenze, informazioni e tecnologie, ha pubblicato la classifica 2023 delle città più costose per gli espatriati. New York riconquista il primo posto detronando Hong Kong. Ginevra e Londra mantengono la terza e la quarta posizione. La crisi globale si sta ripercuotendo sulle economie. Come per il resto del mondo, New York sta subendo le conseguenze della guerra in Ucraina, della pandemia, della crisi energetica e dell'inflazione. Ma la posizione di prima in classifica di New York è dovuta anche a un dollaro forte, conseguenza dell'aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve (Fed).
Alla fine del 2022, The Economist ha classificato New York come la città più costosa del mondo. Nel 2021 era al sesto posto. A New York i prezzi dei generi alimentari di base sono aumentati vertiginosamente: 4,11 $ al chilo per lo zucchero, 7,17 $ per una co di 12 uova, 8 $  per un litro di olio e 5,50 $  per un caffè (dati ECA International). In media, i prezzi di New York sono più alti di quelli di Londra, Hong Kong e Singapore. Anche altre città americane sono colpite dall'impennata dei prezzi. San Francisco sale dall'11° al 7° posto. Los Angeles passa dal 21° al 15° posto, Chicago dal 25° al 20° posto. Le città americane sono le destinazioni più costose per gli espatriati.
Sia gli espatriati che gli abitanti del posto devono fare giornalmente i conti con il rincaro dei costi. E' un'impennata che sta facendo aumentare le disuguaglianze. Gli stranieri in carriera ammettono di continuare a vivere in modo confortevole. Tuttavia, si sono accorti che tutto sta diventando più caro: uscire, mangiare fuori, attività ricreative, ecc. Gli altri, devono fare una scelta. Alcuni evitano i quartieri più costosi, come Manhattan, dove i prezzi degli affitti sono alle stelle. Altri preferiscono lasciare New York.
Hong Kong: costosa come sempre
Hong Kong non è più al primo posto, ma rimane comunque costosa. Secondo ECA International, un chilo di zucchero costa 3,73 $, una scatola da 12 uova 9,41 $ , un litro di olio 6,20 $ e un caffè 5,50 $ . Il settore immobiliare è sotto stretto controllo. Dopo un calo dei prezzi del 15% nel 2022, si è registrata una leggera ripresa: +1% a gennaio, +2% a febbraio. Pechino sta spingendo affinché le transazioni immobiliari riprendano e l'accessibilità degli alloggi migliori; per la Cina, la crisi degli alloggi sarebbe una delle cause principali delle proteste antigovernative del 2019.
Dal 2019, Hong Kong registra un flusso migratorio negativo. Molti espatriati la stanno lasciando alla volta di Dubai o Singapore. La situazione è talmente tesa che si parla di "esodo degli espatriati". Quelli che rimangono parlano di una forte pressione sui prezzi degli alloggi. Sebbene l'inflazione a Hong Kong sia stata più contenuta rispetto ad altri Paesi, il costo della vita rimane alto. Anche il contesto politico continua a influenzare le scelte degli espatriati. Un duro colpo per il governo filo-cinese di Hong Kong, che sta lottando per attirare nuovamente gli investitori stranieri e riconquistare la sua posizione di centro finanziario internazionale. Nel 2022, Singapore ha spodestato Hong Kong diventando il principale centro finanziario dell'Asia.
Le altre città più care per gli espatriati
Anche altre metropoli, tra cui Singapore e Dubai, stanno subendo un'impennata dei prezzi senza precedenti. Classificata al 13° posto nel 2022, Singapore balza al 5° posto nel 2023 ed entra a far parte delle 5 città più costose per gli espatri. Dubai si è classificata al 23° posto nel 2022 e quest'anno è salita al 12° posto.
La crisi dei prezzi a Singapore
Molti espatriati hanno lasciato Hong Kong per trasferirsi a Singapore o a Dubai. Alcuni hanno trasferito lì le loro aziende o hanno trovato nuovi posti di lavoro, e non intendono più tornare a Hong Kong. Lo stesso vale per la Cina, che sta pagando il prezzo della sua rigida politica "zero Covid". Sebbene questo fenomeno sia precedente al Covid, si è accelerato con la pandemia. Gli espatriati stanno lasciando la Cina per Singapore, Nuova Zelanda, Giappone, Emirati Arabi Uniti, ecc. Anche in questo caso si parla di "esodo". Questo spiega in parte il declassamento delle principali città cinesi. Shanghai e Guangzhou, precedentemente classificate all'8° e al 9° posto (nel 2022), quest'anno sono precipitate al 13° e al 14° posto.
Se da un lato l'arrivo degli stranieri a Singapore è un fattore positivo per l'economia, dall'altro la pressione sugli alloggi, soprattutto nella fascia alta del mercato, non è mai stata così forte. Il governo deve fare i conti con un'offerta abitativa troppo limitata rispetto al numero di espatriati in arrivo. I prezzi stanno aumentando di anno in anno e nel 2022 hanno subito un'impennata (+30% circa). L'aumento dei prezzi avviene in un contesto di inflazione. Secondo gli esperti, l'aumento degli affitti è destinato a continuare, al punto che Singapore raggiungerà lo stesso livello di Hong Kong.
Singapore sarà presto rimpiazzata dalla Malesia?
Un numero sempre maggiore di espatriati sta facendo le valigie. I prezzi a Singapore stanno diventando inaccessibili, tanto da rivaleggiare con quelli di Londra. Attualmente un chilo di zucchero costa 1,72 $. Per una confezione da 12 uova si spendono 5,11 $, per un litro di olio 5,33 $e per un caffè 2,54 $. Gli espatriati ripiegano sulla Malesia, più economica. Anche le aziende straniere prendono la stessa direzione, dati i vantaggi: basso costo della vita, popolazione che parla inglese, buone infrastrutture informatiche.Â
La ricchissima Dubai
Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) continuano a dominare la scena dell'immigrazione internazionale. Gli stranieri amano gli EAU, nonostante il costo della vita sia in aumento. A Dubai, città abitata per il 90% da stranieri, i prezzi degli affitti sono aumentati del 50% e più. La causa è da imputarsi a una domanda molto più alta dell'offerta. Di recente sono arrivati anche molti hongkonghesi, russi e altri espatriati che hanno lasciato Hong Kong.Â
Dubai, che punta a diventare il nuovo centro per gli investimenti internazionali, finirà per essere anche la città più costosa del mondo? Per gli osservatori, la risposta è sì. Nonostante gli sforzi delle autorità per rendere più accessibile il costo della vita (miglioramento dell'accessibilità , misure per abbassare il prezzo degli affitti) la tendenza è al rialzo. Malgrado questo, Dubai non perde il suo fascino.Â