@Francesca
Grazie Francesca per la sollecitazione. Provo a mettere insieme alcune riflessioni.
Vivere da Expat e' un po' diverso rispetto a trasferirsi permanentemente in un Paese estero. L'expat, per sua natura, e' di solito soggetto a nuovo trasferimento ogni 3-5 anni, secondo un programma di norma concordato con la societa' di appartenenza ed in base alle attitudini personali/professionali ed esigenze familiari. In questa prospettiva, ogni forma di investimento nel Paese ospitante deve essere pensata nell'ottica della temporaneita', ovvero ogni eventuale investimento, mobiliare o immobiliare che sia, deve essere gestibile facilmente ed in maniera affidabile da remoto. Cosa relativamente semplice per gli investimenti mobiliari che possono essere gestiti in prima persona o attraverso un Financial Advisor. I tools elettronici tipici sono quelli delle banche o delle societa' di investimento finanziario. In questa ottica gli acquisti per la casa, auto...etc sono ridotti al minimo: piuttosto forme di noleggio a medio lungo termine, affitto o formule pay-per-use la fanno da padrone. Si possiede poco, evitando gli oneri di possesso e si cerca di pagare essenzialmente per quello che si usa.
Nel caso di un trasferimento in Paese estero con orizzonti piu' estesi, puo' capitare comunque che per i primi anni (es.3-5 anni) si preferiscano soluzioni stile expat: si va ad es. in affitto in attesa di valutare con migliore accuratezza il mercato immobiliare locale. Se la decisione maturata nel tempo e' quella di confermare la permanenza in una prospettiva a lungo termine, e' naturale orientare le scelte economiche e finanziarie in tal senso. Sugli investimenti mobiliari nessuna differenza particolare dalla geografia, dato che possono essere gestiti online in qualsiasi caso. Per quelli immobiliari si puo' valutare l'acquisto di una casa per vivere ma anche come forma di investimento, magari vendendo delle proprieta' nel Paese di provenienza.
Non sono al corrente di condizioni specifiche o di programmi speciali per expat da parte di banche od istituti finanziari di investimento. E' la legge del mercato: si cercano le condizioni meno peggio e si sceglie di conseguenza. Investire sui mercati mobiliari internazionali ha la stessa dose di rischio che farlo dal Paese di provenienza: molto dipende dalla combinazione di conoscenze personali e dalla preparazione di un eventuale consulente (banca o istituto finanziario che sia).
Chiaro che ogni scelta fatta in ambito finanziario va valutata rispetto alle ricadute fiscali, vedi dichiarazione dei redditi. Eventuali redditi (es. affitti) nel Paese di provenienza devono di norma essere dichiarati. Qui credo sia fondamentale mettersi nelle mani di un esperto Tax Advisor (~Commercialista) locale.
Investire in mattone in Germania (come in altri Paesi) e' un'opzione per chi ha un capitale disponibile e vuole differenziare sia nella tipologia di investimento che nella geografia. Piccolo aneddoto: un mio collega italiano in passato ha acquistato un mini appartamento a Berlino, l'ha affittato avendo come intermediario una societa' di Real Estate. Dopo qualche anno ha deciso di monetizzare vendendolo in quanto tra tasse locali, entrate da inserire in 730 e tariffe di agenzia, i guadagni erano minimi a fronte del tempo speso in discussioni con l'agenzia e, talvolta, con gli inquilini stessi.
Investimenti per i figli: anche qui se si parla di investimenti finanziari direi nessuna differenza tra essere in patria, expat o trasferito permanentemente. Le barriere geografiche non esistono. Sono dell'idea comunque che mettere da parte qualcosa ogni anno, a partire dalla nascita, o quasi, gestendo questo piccolo patrimonio in maniera saggia con l'ottica del investitore e non dello speculatore, sia la scelta piu' adeguata per avere delle disponibilita' in caso di bisogno dopo le scuole. Credo che l'indipendenza economica per ragazzi e ragazze che si affacciano sul mercato del lavoro sia fondamentale: i risparmi da lavoro ed eventualmente qualcosa di esistente a coprire le spalle sono, secondo me, due pilastri che e' opportuno siano sempre presenti, ove possibile.
Ogni ulteriore contributo e', come sempre, bene accetto.
Saluti.