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Come pianificare il trasferimento di una famiglia monogenitoriale

mere et fils font leurs valises
Shutterstock.com
Scritto daAsaël Häzaqil 07 Maggio 2024

L'idea di un nuovo inizio all'estero si fa sempre più spazio nella tua testa, ma conciliare le tue necessità con quelle dei figli è impegnativo. Pianificare un espatrio come genitore unico richiede organizzazione. Leggi i nostri suggerimenti per scoprire come riuscirci al meglio. 

Gettare le basi prima del trasferimento

Partire con il piede giusto è fondamentale per organizzarsi in modo efficace. Per prima cosa, valuta la tua situazione attuale e quella dei tuoi figli, facendoti una serie di domande:

  • Quali sono le circostanze che ti hanno portato a diventare un genitore unico?
  • Il tuo ex compagno/marito è presente nella gestione familiare? Che accordi avete per la custodia dei figli?
  • Qual è la tua attuale situazione lavorativa? Quanto guadagni? Hai dei risparmi?
  • Qual è il tuo budget mensile?
  • Da quanto tempo stai pensando di trasferirti all'estero? Perché?
  • Quanti figli hai e quanti anni hanno?
  • Discuti spesso del trasferimento con i tuoi figli?
  • Avete già viaggiato insieme? Se sì, quanto spesso e dove?
  • Hai una casa di proprietà o sei in affitto?
  • Abiti vicino ai tuoi genitori e in che rapporti siete?
  • I tuoi amici più stretti supportano la scelta?
  • Come vanno i tuoi figli a scuola? Sono ben inseriti?
  • Hai già trovato un lavoro nel Paese dove vuoi trasferirti?
  • Perché hai scelto proprio questa destinazione?
  • Tu e i tuoi figli parlate la lingua della nazione di trasferimento?
  • Il trasferimento è temporaneo o definitivo?
  • Sei una persona organizzata e flessibile?
  • Come te le cavi nella gestione delle questioni amministrative?

Aggiungi qualsiasi altra domanda che ti venga in mente riguardo alla salute, alle esigenze scolastiche dei figli, ecc. Prendi il tempo che ti serve per dare una risposta a tutte le domande. Trasferirsi all'estero come famiglia monoparentale richiede un'attenta pianificazione.

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Assicurati di avere un progetto chiaro prima di parlarne con i tuoi figli. Non è necessario pianificare tutto nei minimi dettagli, ma devi avere una visione sufficientemente nitida di come intendi organizzare le cose, per rassicurare i figli. Se stai scegliendo tra un paio di destinazioni, parlane con loro e, se sono abbastanza grandi, valutate insieme i pro e i contro. Se hai dubbi o incertezze, meglio discuterne con i tuoi amici o genitori. Se non ti senti pronto ad affrontare questo tipo di discussione perchè sei ancora in alto mare, prenditi del tempo e rimanda a un altro momento. 

Prepara i tuoi figli 

Non devi per forza aver scelto la destinazione di espatrio prima di affrontare l'argomento con i figli, soprattutto se già grandicelli, perchè hanno gli strumenti per capire e adattarsi a cambiamenti significativi; devi concedere loro la possibilità di esprimere pensieri ed emozioni. Prendi in seria considerazione i loro suggerimenti: i bambini possono essere molto perspicaci. Evita frasi brusche come "Indovina dove ci trasferiamo il mese prossimo?". I bambini, come gli adulti, hanno bisogno di tempo per adattarsi alle grandi novità. Devi considerare i loro impegni scolastici, le loro amicizie e le loro attività; se non viene gestito con attenzione, l'espatrio può diventare un'esperienza stressante e traumatica.

Prepara i tuoi genitori 

Non c'è un ordine prestabilito su chi debba essere informato prima, figli o genitori: la decisione spetta a te. Forse, discuterne prima con i genitori potrebbe aiutare a creare una rete di supporto che spesso tende a mancare a chi cresce i figli da solo. Ti possono sostenere prima e dopo il trasferimento, anche se non ti seguono fisicamente. 

Proietta i tuoi figli nella loro nuova vita 

I bambini hanno bisogno di dettagli tangibili per comprendere i cambiamenti: Che fine faranno i loro giocattoli? Dove vivranno e andranno a scuola? Come potranno mantenere i rapporti con gli amici?

Pur sapendo che stai facendo del tuo meglio, potrebbero essere spaventati. Coinvolgerli nel processo di pianificazione e aiutarli a visualizzare la loro nuova vita può alleviare alcune paure.

Sii realista e non perderti d'animo

Come genitore solo, i primi mesi all'estero saranno difficili e ti mancherà la rete di supporto che avevi a casa, soprattutto se facevi affidamento sui nonni. Pianificare per fronteggiare questo tipo di assenza è fondamentale.

Crea dei contatti nel Paese ospitante 

L'ideale è entrare in contatto con persone che si sono già trasferite nel nuovo Paese. Oggi è facile trovare gruppi di espatriati sui social network e associazioni che aiutano gli stranieri a inserirsi. Entrare in contatto con questi gruppi prima della partenza, ti aiuterà a facilitare la transizione nei primi mesi.

Sii chiaro con il datore di lavoro 

Discuti apertamente della tua situazione con il tuo potenziale, o attuale, datore di lavoro. Sia che tu intenda lavorare a tempo pieno che parziale, spiega la tua situazione. Chiedi orari di lavoro flessibili, o di lavorare da casa in alcuni giorni della settimana. Molte aziende sono attente al benessere dei dipendenti perchè riconoscono che aumenti la produttività e l'esperienza in generale.

Come gestire l'affidamento dei figli

Il tuo rapporto con l'altro genitore e il tipo di affidamento che avete sono fondamentali nella pianificazione del trasferimento all'estero. Parlate per tempo del progetto, soprattutto se la distanza fisica tra lui/lei e i figli aumeterà. A seconda della natura della vostra relazione e degli accordi di custodia, mantenere un forte rapporto di co-genitorialità è cruciale per il benessere dei figli.

Mantenere i contatti con amici e parenti 

Rimanere in contatto con la famiglia e gli amici è fondamentale. Organizzate delle videochiamate con cadenza regolare e create un gruppo sui social network da usare per condividere le nuove esperienze, e dove anche loro potranno parlarvi delle loro. Mantenere un legame stretto con gli affetti vi aiuterà ad adattarvi con più facilità alla vita nel Paese di trasferimento. 

Bambini
A proposito di

Ho una laurea magistrale in Giurisprudenza - Scienze Politiche e un diploma del Japanese Language Proficiency Test (JLPT) N2. Ho lavorato come addetta alla comunicazione. Ho oltre 10 anni di esperienza come web copywriter.

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