Appena arrivato nel Paese di espatrio, stai prendendo le misure. Alloggio, trasporti, cibo, extra... Come spendere in modo oculato? A cosa devi dare la priorità per tenere sotto controllo il bilancio?
Gestire il denaro all'estero: storie di espatriati
E' abbastanza normale che le prime settimane dopo il trasferimento si faccia meno attenzione alle spese. All'inizio è tutto nuovo e ti senti come un turista. Hai voglia di esplorare, provare... e ti concedi qualche sfizio. Ma ben presto devi fare i conti con la realtà, soprattutto perchè ti sei imbarcato in un progetto a lungo termine.
Casa e lavoro hanno la priorità in un contesto di crisi economica
In molte destinazioni, la casa è la voce di spesa più consistente per i nuovi arrivati. Molti stranieri, soprattutto gli studenti, sbarcano nel Paese ospitante senza una soluzione abitativa stabile. I prezzi sono alle stelle e gli espatriati in cerca di lavoro e gli studenti possono trovarsi rapidamente in situazioni precarie. Max, uno studente britannico di 20 anni che in questo momento vive nel sud della Francia, non se la passa bene. Arrivato nell'inverno del 2023 convinto di riuscire a trovare un'azienda che lo assumesse per uno stage, sta ancora cercando. Nel frattempo si è messo alla ricerca di un lavoro, ma niente. Alterna momenti di sconforto e di speranza. "Guadagnare qualcosa è il mio chiodo fisso".
La famiglia di Max, pur non essendo benestante, gli paga l'affitto. Vorrebbe tornare a casa ma sta frequentando una scuola che durerà tre anni. "Mi avevano promesso di trovarmi un apprendistato... Non pensavo che sarebbe stato così difficile". Ha fatto domanda a catene di fast-food, ristoranti, hotel, ecc. Non è il solo a trovarsi in una questa situazione.
“Non capisco perché non riesco a ingranare. È davvero difficile”. Quando non è a scuola, Max cerca di passare più tempo possibile all'aria all'aperta o va a studiare in biblioteca, per non isolarsi.
"È la mia prima volta all'estero e non mi aspettavo che fosse così difficile. Mi dò ancora qualche mese... La scuola dice che a settembre le cose dovrebbero migliorare...".
Controllare le spese
Prisca, un'italiana sulla quarantina che vive in Canada da oltre 15 anni, ricorda i primi mesi dopo il trasferimento all'insegna del “risparmio”. Parsimoniosa di natura, ci racconta: "Mi sono trasferita poco prima di compiere 30 anni, con la volontà di farcela a tutti i costi". Prisca è stata fortunata perché si è trasferita con un contratto di lavoro già in tasca, ma si è comportata come se non avesse nè lavoro nè risparmi da parte (pur avendo fondi sufficienti per mantenersi per qualche mese). Ho trovato casa vicino al lavoro, mi spostavo in bicicletta e cucinavo a casa".
Prisca ricorda di aver tagliato quasi su tutto, per continuare a risparmiare. "Alla fine, 30 dollari qua e là al mese, ne ho messi da parte 360 all'anno, che è una discreta somma". Il suo consiglio ai nuovi arrivati è di fare un elenco preciso delle spese e di attenersi a quelle. "Alcuni non fanno attenzione alle proprie finanze, ma la banca non lo fa per loro. E' buona norma aprire un conto di deposito".
Attenzione alle spese inutili
Martin, uno studente belga di 25 anni, ammette di aver fatto male i conti, all'inizio. L'anno scorso è andato a studiare in Nuova Zelanda. "Ho comprato un po' di tutto, anche prodotti che conoscevo già, come la maionese e il ketchup. Ho provato tutte le marche... Ma non ho fatto spese pazze". La prima doccia fredda è stata la bolletta del telefono. “Ho usato i dati mobili per chiamare i genitori in Belgio invece del Wi-Fi di casa”. Lo scotto è stata una bolletta di 200 dollari neozelandesi (circa 110 euro) invece di pochi dollari se avesse usato il Wi-Fi.
Martin, a causa della brutta esperienza, ha aperto gli occhi: è in Nuova Zelanda per studiare, non per buttare soldi dalla finestra (soprattutto perché parte dei proventi sono dei genitori). Si è reso conto in fretta della necessità di trovare un lavoro per pagare l'affitto. "Per risparmiare sui trasporti, mi sposto in bicicletta". Gli piacciono i dolci e ogni sabato si concede uno sfizio comprando dei biscotti all'avena tipici del posto, gli "Anzac biscuits". Dopo aver trovato un lavoro ha tagliato anche questa spesa. "Avrei dovuto fare il contrario, ma pazienza. Ora me li faccio io a casa, così risparmio".
Altri consigli per gestire le finanze quando sei espatriato
Prima di trasferirti, fai un elenco delle spese mensili e confrontale con le entrate. Quanto ti serve per vivere all'estero? Valuta il costo della vita nel Paese di espatrio. Ce la farai a mantenerti (stipendio, risparmi)? Hai la garanzia di un lavoro?
Una volta arrivato e sistemato, aggiorna la lista delle spese primarie. Puoi risparmiare su alcune voci? Tieni un diario di bordo. Vai a fare la spesa al mercato e nei discount. Compra prodotti locali. Metti sempre da parte un fondo di “emergenza” per le spese impreviste.