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"Le mie vacanze italiane durante il coronavirus", intervista a Lucrezia, expat in Scozia

Lucrezia in Toscana
Scritto daFrancescail 11 Agosto 2020

"Niente abbracci quest'anno durante le mie ferie estive in Italia ", mi racconta Lucrezia, una ragazza italiana espatriata in Scozia. "La cosa più difficile è stata non poter stringere tra le braccia mia nonna "... ma questa, purtroppo, è la nuova normalità a cui ci costringe la crisi sanitaria in atto. 

Leggete la testimonianza di Lucrezia che ci parla di come ha trascorso le sue vacanze italiane durante il coronavirus.  

Raccontaci un po' di te, da dove vieni e qual è il tuo paese di espatrio?

Mi chiamo Lucrezia Gaion, ho 25 anni e sono nata e cresciuta in Italia, in un paese in provincia di Treviso. La mia prima esperienza significativa all'estero l'ho vissuta durante il quarto anno del liceo, quando sono andata negli USA per l'intero anno scolastico ospitata da una famiglia locale. Dopo essere tornata per diplomarmi, sono ripartita per gli USA dove mi sono laureata. Ora vivo e lavoro a Edimburgo dopo aver conseguito un Master all'universita di St Andrews.

Sei rientrata in Italia, dalla Scozia, in aereo: sei stata sottoposta a qualche controllo particolare per poterti imbarcare?  Hai dovuto fare un test per il depistaggio del COVID-19?

Non c'e stato alcun tipo di controllo all'aeroporto di Edimburgo. Le mascherine non erano nemmeno obbligatorie. La maggior parte delle persone la indossava, ma la toglieva quando si sedeva al gate.

Quali modalità hai seguito per il check-in?

Modalità normali. Ho comprato il biglietto, fatto il check in online, imbarcato la valigia al banco e poi mi sono diretta al gate. L'unica cosa extra che ho dovuto fare è stato compliare un'autodichiarazione da consegnare alle autorita italiane all'arrivo.

Ti sei sentita sicura durante il viaggio in aereo? Hai indossato una mascherina?

Mi sono sentita relativamente sicura durante il viaggio in aereo, perche l'utilizzo di mascherina era obbligatiorio a differenza dell'aeroporto a Edimburgo.

All'arrivo in Italia, in aeroporto, come si è svolto il controllo all'immigrazione? 

All'arrivo il pavimento era segnato con dell'adesivo per designare la distanza di sicurezza. Hanno controllato il mio passaporto e l'autodichiarazione. La temperatura non mi e' stata misurata, ma era l'ultimo volo della giornata.

Che impatto ha avuto il coronavirus sulle tue vacanze di quest'anno? 

Io e il mio fidanzato (lui è Belga) avevamo pianificato di andare in Grecia e poi in Italia a trovare la mia famiglia. Questi piani sono saltati, e fino all'ultimo temevo di non riuscire a tornare in Italia. Per fortuna sono riuscita a tornare per il mese di luglio, e oltre a qualche giorno in Toscana in macchina con i miei genitori, sono sempre rimasta a casa. Lo stesso ha fatto il mio fidanzato in Belgio.

Lo stile di vita in Italia è cambiato rispetto ai tuoi precedenti soggiorni. Quali sono i cambiamenti più evidenti che hai riscontrato?

Il cambiamento principale è l'utilizzo di mascherine, a cui comunque uno si abitua velocemente. Personalmente, a me non cambia molto usarle, e anzi, mi sento più sicura se sono in un ambiente in cui le persone sono coscienti del rischio. Ovviamente, un'altro cambiamento è la mancanza di fisicità che caratterizza noi come popolo: niente più strette di mano o abbracci. E' stata dura non poter abbracciare mia nonna.

Che atmosfera si respira per le strade della tua città natale in questo momento? Le persone rispettano le norme sanitarie per evitare i contagi da coronavirus?

Ho notato che le persone piu giovani sono anche le piu incoscienti (penso alle discoteche nelle localita marittime). Detto questo, non ho quasi mai visto nessuno entrare in posti chiusi senza mascherina, e la gran maggioranza della popolazione segue le regole di igiene e sicurezza.

A livello di senso civico e rispetto delle regole durante questa pandemia, noti delle differenze nel comportamento tra italiani e scozzesi?

C'è stata una differenza enorme nel modi in cui i governi hanno deciso di affrontare la situazione Covid. Anche se l'Italia è stata colpita profondamente dal virus, la diligenza della popolazione del contenere il virus ha dato degli ottimi risultati. In Scozia, le mascherine sono diventate obbligatorie negli spazi chiusi solo dal 15 luglio, e le scuole riaprono il 18 agosto senza obbligo di mascherina. Inoltre, c'è stato un numero molto basso di test fatti in confronto all'Italia. Vedremo come va. Sono due modi diversi di approcciarsi ad un problema.

Al tuo rientro in Scozia, hai dovuto seguire delle formalità particolari come un periodo di quarantena?

Al rientro non ho dovuto fare alcun tipo di quarantena. Ho dovuto solo compilare un documento online con tutti i miei dati personali, e dovrò avvisare le autorità se sviluppo sintomi da Covid.

Qual è lo stato d'animo predominante che ha accompagnato il tuo soggiorno in Italia?

In un primo momento, surreale. L'emozione provata quando ho visto la mia famiglia in aeoporto è stata indescrivibile, specialmente considerando il fatto che mia madre è stata infermiera caposala del reparto Covid. E' stato molto difficile andare via questa volta. Spero di riuscire a tornare a breve.

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A proposito di

Faccio parte del team di ½ûÂþÌìÌà e gestisco la comunità italiana. Amo viaggiare ed entrare in contatto con culture diverse. Ho una passione particolare per le lingue straniere ed ho vissuto e lavorato in Egitto, Spagna, Irlanda, Messico e Mauritius.

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