In linea di principio, gli espatriati non sono più coperti dal sistema sanitario del loro Paese d'origine, ma da quello ospitante. Cosa significa questo in termini di assistenza medica? Sono obbligati a consultare un medico nella città di nuova residenza o possono continuare a essere seguiti a distanza dal proprio medico di fiducia? Come fare la scelta giusta?
Devo consultare il mio medico prima di trasferirmi all'estero?
Non solo è consigliabile consultare il proprio medico prima di trasferirsi all'estero, ma è anche opportuno informarlo con largo anticipo, in modo da poter discutere e pianificare un eventuale proseguimento delle cure oltre confine.
Chi sta per trasferirsi, e gode di buona salute, sottovaluta l'importanza di fare un check-up medico prima di partire. Tuttavia è consigliabile, per prevenire eventuali patologie e stabilire un piano di cure ove necessario. Un controllo completo deve includere una visita odontoiatrica, oculistica, ginecologica. Anche il piano vaccinale va aggiornato, se richiesto.
Chi va a lavorare all'estero nell'ambito di un trasferimento aziendale ha diritto a un check-up medico a carico della ditta. L'azienda deve assicurarsi che l'impiegato sia in condizioni ottimali per poter lavorare. Chi parte per altri scopi, e ha un'assicurazione sanitaria privata, deve verificare se questo tipo di visite è coperto. L'assicurazione sanitaria francese, ad esempio, copre il check up ma non gli esami medici specialisti che ne potrebbero derivare.
Devo scegliere un medico nel mio Paese o in quello ospitante?
È obbligatorio rivolgersi a un medico del Paese ospitante o si può essere seguiti a distanza da un medico del proprio Paese? La crisi sanitaria ha accelerato l'uso della telemedicina. Una misura all'epoca giustificata dal contesto. A causa del sovraffollamento degli ospedali, i teleconsulti hanno permesso ai medici di risparmiare tempo e di evitare ai pazienti viaggi inutili.
Il teleconsulto ha i suoi vantaggi quando si lavora all'estero, nell'ipotesi in cui non ci fossero medici disponibili nella zona di residenza dell'espatriato, se l'accesso alle cure fosse difficile o se l'espatriato non potesse spiegare i suoi sintomi perchè non conosce la lingua locale.Â
Teleconsulto medico: cosa devi sapere
Attenzione: non è garantito che continuerai ad essere assistito dal tuo medico di famiglia. In questo frangente è importante considerare che ogni nazione applica regole diverse per i suoi cittadini residenti all'estero. Di seguito portiamo degli esempi generici.
Il consulto a distanza non è sempre possibile. Il fuso orario può limitare il tempo a disposizione per un teleconsulto. Non tutti i medici potrebbero usare questo sistema di comunicazione; alcuni preferiscono vedere il paziente di persona, che sia per un controllo che per fare una ricetta; altri non amano fare diagnosi a distanza e ritengono più opportuno che il paziente si faccia seguire da un collega locale.
Molte aziende si sono lanciate nel mercato del teleconsulto medico, mettendo in contatto gli espatriati (o qualsiasi altro paziente) con un medico nel loro Paese d'origine. In genere si tratta di imprese formate da team multidisciplinari di medici, addetti al marketing e alle vendite, esperti in informatica. Queste start-up hanno sviluppato applicazioni per rendere più facile la prenotazione di appuntamenti, anche all'estero.
Teleconsulto medico: cosa è coperto?
Chi beneficia di copertura sanitaria può consultare, o teleconsultare, un medico senza alcun problema. Ma qual è la copertura per un espatriato che, a priori, perde l'assistenza sanitaria nella sua nazione d'origine?
Per i lavoratori, esistono due opzioni. I professionisti che vengono trasferiti all'estero dall'azienda continuano a essere affiliati al sistema di previdenza sociale del loro Paese. I teleconsulti sono quindi coperti dal loro sistema sanitario, a patto che abbiano preso tutte le misure necessarie in anticipo. La copertura dipende anche dalla nazione dove sono stati trasferiti.
I cittadini stranieri con contratto da espatriati devono iscriversi al sistema di previdenza sociale del Paese ospitante; essendo improbabile che copra i teleconsulti con un medico all'estero, è preferibile ottenere una copertura medica in loco. Si raccomanda agli espatriati di sottoscrivere un'assicurazione sanitaria privata, soprattutto se sono affetti da patologie che richiedono cure mediche approfondite o controlli regolari. L'assicurazione sanitaria privata garantisce una copertura più completa, teleconsulti inclusi, a seconda della situazione individuale. Ma, ovviamente, questo servizio ha un costo.
Assistenza sanitaria per gli espatriati: consigli aggiuntivi
Prima di trasferirti all'estero, informati sul sistema sanitario del nuovo Paese, soprattutto se devi sottoporti a controlli regolari. Gli espatriati che desiderano farsi seguire nella nazione ospitante da un medico che parli la loro lingua possono contattare la loro ambasciata per maggiori informazioni.
Scegliere se farsi visitare da un medico nel Paese ospitante o da un medico in quello d'origine dipende dalle circostanze personali. Entrambe le opzioni hanno i loro vantaggi, ma rivolgersi a un medico locale è più semplice. Aiuta anche ad integrarsi nel nuovo ambiente e scoprire aspetti diversi della vita locale. A volte però, per la carenza di professionisti, potresti non trovare un medico disposto a curarti. Quelli in attività sono spesso troppo occupati per accettare nuovi pazienti. Il teleconsulto rappresenta una soluzione parziale e non sostituisce una visita faccia a faccia con un dottore.
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