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Ritorno di Trump: analisi dell'impatto sui lavoratori internazionali negli Stati Uniti

employes aux USA
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Scritto daAsaël Häzaqil 07 Febbraio 2025
Tradotto daFrancesca

Le immagini del Presidente Trump che firma numerosi ordini esecutivi hanno fatto il giro del mondo. Molti di questi provvedimenti riguardano le politiche sull'immigrazione e hanno un impatto significativo sul quadro occupazionale. Le conseguenze si ripercuoteranno sia sui lavoratori stranieri che sulle aziende americane. Come influiranno questi cambiamenti sul reclutamento di professionisti dall'estero? Il sogno americano è ancora accessibile per coloro che desiderano fare carriera negli Stati Uniti?

Gli ultimi annunci riguardanti l'immigrazione

Cinque decreti esecutivi sono entrati in vigore con effetto immediato, portando con sé cambiamenti significativi. Uno degli interventi più discussi riguarda l'applicazione “CBP One”, utilizzata per prenotare appuntamenti per le richieste di asilo, che ha improvvisamente smesso di funzionare. Questo ha colto di sorpresa molti richiedenti asilo, alcuni dei quali avevano appuntamenti fissati proprio per il giorno in cui il sistema è stato disattivato.

Un'altra misura controversa è la revisione del principio del droit du sol, che pone fine al diritto di cittadinanza per i figli di immigrati privi di documenti. Tuttavia, questo decreto ha già incontrato ostacoli legali: il 23 gennaio, la corte federale di Washington ha emesso un'ordinanza temporanea, valida per 14 giorni, che ne sospende l'applicazione. Inoltre, altri sei tribunali stanno attualmente valutando ricorsi contro questa decisione.

Nel frattempo, al confine tra Stati Uniti e Messico è stata dichiarata un'emergenza nazionale, con un conseguente inasprimento dei controlli. Anche le aziende della regione dovranno prepararsi a verifiche più rigide sulle assunzioni. È stata inoltre ripristinata la politica del “Resta in Messico”, una misura volta a limitare ulteriormente gli espatri. Un altro decreto, infine, ha classificato i cartelli criminali messicani come organizzazioni terroristiche, segnando un cambiamento rilevante nell'approccio delle autorità.

Quale sarà l'impatto sul mercato del lavoro e sul reclutamento di talenti stranieri?

L'inasprimento dei controlli sulle aziende situate lungo il confine messicano potrebbe presto estendersi all'intero Paese. Tra le proposte in discussione c'è l'obbligo di utilizzare E-Verify, uno strumento digitale che permette ai datori di lavoro di verificare immediatamente il permesso di lavoro di un nuovo dipendente. Attualmente, il sistema è facoltativo, ma l'idea di renderlo obbligatorio sta guadagnando consensi tra i sostenitori di regole più rigide. Tuttavia, ci vorrà del tempo prima che l'uso di E-Verify venga sistematizzato su scala nazionale.

Un altro cambiamento significativo interessa il processo di selezione per i funzionari addetti ai visti, rendendolo più severo. Questo avrà un impatto diretto sul reclutamento internazionale, poiché i tempi di attesa potrebbero aumentare e le condizioni per ottenere un visto di lavoro  diventare più stringenti.

Visti H-1B: cosa dobbiamo aspettarci?

Il visto H-1B, riservato ai lavoratori stranieri altamente qualificati, potrebbe subire presto delle modifiche. Da un lato, personaggi di spicco come Elon Musk si battono per un'espansione del programma, chiedendo un aumento dell'attuale tetto massimo di 85.000 visti annuali. Dall'altro, esponenti repubblicani come Steve Bannon spingono per la sua abolizione.

Nonostante un calo delle domande nel 2024, il visto H-1B resta uno strumento fondamentale per il settore tecnologico, che continua a reclutare talenti stranieri in ambiti come la cybersicurezza, il data science, la blockchain e l'intelligenza artificiale. A sorpresa, il 28 dicembre Trump ha dichiarato di credere nel potenziale del programma, ma questo non ha fermato i repubblicani più intransigenti, che ricordano come, verso la fine del suo primo mandato, l'ex presidente abbia cercato di abolirlo.

Altri visti: cambiamenti in vista?

Trump ha inoltre lasciato intendere che potrebbe ritirarsi dall'Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (AEUMC), un patto commerciale che disciplina, tra le altre cose, il mercato del lavoro, l'ambiente e il digitale. Anche se un'uscita immediata sembra improbabile, la possibilità rimane sul tavolo, suscitando preoccupazione tra i datori di lavoro, soprattutto nel settore agricolo e zootecnico.

Un'eventuale uscita dagli accordi commerciali potrebbe avere conseguenze dirette su visti come l'H-2A (per i lavoratori agricoli), l'H-2B (per i lavoratori non agricoli) e il TN (riservato a messicani e canadesi). L'agricoltura statunitense dipende in gran parte dalla manodopera straniera, quindi qualsiasi cambiamento potrebbe avere un impatto significativo. Per il momento, gli Stati Uniti prevedono di rivedere l'accordo nel 2026, lasciando il settore in uno stato di incertezza.

Non ci sono ancora annunci specifici riguardo all'assunzione di professionisti stranieri nel settore sanitario. Tuttavia, le associazioni di categoria stanno facendo pressione affinché il governo intervenga al più presto. Il settore sanitario, al pari di quello tecnologico, dipende fortemente dall'immigrazione: nel 2023, quasi un terzo degli operatori sanitari era composto da lavoratori immigrati. Secondo il Bureau of Labour Statistics, entro il 2030 potrebbero mancare circa 200.000 infermieri, un dato che evidenzia l'urgenza di un piano per attrarre nuovi professionisti dall'estero.

Possiamo ancora aspirare a una carriera negli Stati Uniti?

Secondo le principali agenzie di reclutamento, per i lavoratori altamente qualificati le prospettive rimangono buone. I settori che continuano ad assumere, come quello tecnologico, sono ancora alla ricerca di talenti. Tuttavia, l'innovazione sta portando a nuovi equilibri nel mercato del lavoro: il ridimensionamento di molte aziende digitali, ad esempio, è iniziato ben prima del ritorno di Trump ed è stato determinato da fattori come l'ascesa dell'intelligenza artificiale e il clima economico globale.

Per quanto sia ancora possibile fare carriera negli Stati Uniti, le procedure per ottenere un visto potrebbero diventare più lunghe e complesse. Gli esperti più critici sottolineano che immigrare negli USA sia, di per sè, un processo difficile e temono che un nuovo mandato di Trump possa comportare ulteriori ostacoli, come l'aumento delle tariffe per i visti, restrizioni sui requisiti di idoneità e tagli alle quote disponibili.

Un'eccessiva rigidità nelle politiche migratorie potrebbe persino danneggiare l'economia statunitense, considerando che molti settori dipendono in parte dalla manodopera straniera. Inoltre, norme più severe potrebbero scoraggiare i talenti altamente qualificati, riducendo l'attrattiva degli Stati Uniti come destinazione professionale. Fino ad oggi, il Paese ha potuto contare sulla sua capacità di attirare le menti più brillanti, ma un approccio troppo restrittivo potrebbe compromettere questa tendenza.

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A proposito di

Ho una laurea magistrale in Giurisprudenza - Scienze Politiche e un diploma del Japanese Language Proficiency Test (JLPT) N2. Ho lavorato come addetta alla comunicazione. Ho oltre 10 anni di esperienza come web copywriter.

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