½ûÂþÌìÌÃ

Menu
½ûÂþÌìÌÃ
Cerca
Magazine
Cerca

Sblocca il tuo potenziale professionale con un'esperienza all'estero prima dei 30 anni

young woman at interview
Shutterstock.com
Scritto daAmeerah Arjaneeil 17 Aprile 2025
Tradotto daFrancesca

Scopri come un'esperienza all'estero può trasformare le prospettive professionali dei giovani sotto i 30 anni. Esplora i vantaggi e le opportunità nel nostro articolo dettagliato.

Un giovane su cinque nel mondo rientra nella categoria dei NEET

Il rapporto "" dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha pubblicato i dati relativi al 2023. La notizia positiva è che il tasso di disoccupazione giovanile globale si è ridotto al 13%, raggiungendo uno dei livelli più bassi del secolo. Gli Stati del Golfo, l'Asia orientale e l'Asia sudorientale hanno, però, registrato un leggero incremento (inferiore al 5%) del tasso di disoccupazione tra i giovani.

È allarmante che il 20% dei giovani non stia né studiando né lavorando. I gruppi più a rischio riflettono le più ampie disuguaglianze economiche e di genere, poiché le giovani donne e i giovani del Sud del mondo costituiscono la maggioranza dei NEET*. Nel Nord del mondo, cioè in Nord America, Europa e alcune parti dell'Asia-Pacifico, come Australia e Giappone, solo il 10,4% degli under 30 non studia o lavora attivamente. Al contrario, nei Paesi a basso reddito, il 28,6% dei giovani è NEET, mentre nei Paesi a reddito medio-basso, come India ed Egitto, la percentuale si attesta al 23,1%. Inoltre, il 30% delle giovani donne a livello globale rientra tra i NEET, molte delle quali intrappolate in impieghi scarsamente retribuiti.

*NEET (Not in Education, Employment or Training). Indicatore atto a individuare la quota di popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione. Fonte: Enciclopedia Treccani

Il rapporto mette in luce le difficoltà affrontate sia dai NEET sia dai giovani che non rientrano in questa categoria:

  • Nei loro Paesi di origine scarseggiano opportunità di lavoro dignitose, sicure e ben retribuite
  • Esiste un divario tra il loro livello di istruzione e le opportunità di lavoro disponibili nel mercato del lavoro del loro Paese. Ciò è particolarmente evidente nei Paesi ad alto e medio-alto reddito, dove molti giovani sono sovraistruiti. Nonostante abbiano titoli di studio avanzati e ottime competenze, non possono realizzare appieno il loro potenziale per la mancanza di posizioni adeguate.
  • Crescente ansia tra i giovani sotto i 30 anni riguardo alla sicurezza del lavoro.
  • L'Africa dovrà affrontare una grande sfida demografica dato che ospita la più vasta popolazione giovanile sotto i 30 anni. Entro il 2050 si prevede che ci saranno 76 milioni di giovani nel continente. Potrebbero trovarsi disoccupati o sottoccupati, e questo spingerà molti a espatriare in Paesi che stanno vivendo un declino nella demografia giovanile. È già il caso di Paesi come la Nigeria dove un gran numero di giovani altamente istruiti sta espatriando.

I NEET che si trasferiscono all'estero sviluppano competenze, resilienza e una rete di contatti

Opportunità di acquisire nuove abilità o di mettere a frutto competenze precedentemente inutilizzate

Giovani privi delle qualifiche necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro del proprio Paese possono colmare il divario attraverso esperienze all'estero. Lavorare in un altro Paese non solo fornisce competenze tecniche specifiche, come quelle culinarie per chi lavora nella ristorazione, ma aiuta anche a sviluppare soft skills fondamentali, tra cui conoscenza delle lingue straniere, adattabilità, comunicazione interculturale e gestione del tempo. Una volta rientrati in patria, queste competenze li renderanno più competitivi rispetto ai loro coetanei privi di un'esperienza internazionale.

Alcuni NEET, disorientati e demotivati, potrebbero non avere una chiara direzione professionale nel proprio Paese. Un'esperienza lavorativa all'estero potrebbe rivelare passioni nascoste e ispirare nuove idee imprenditoriali, offrendo opportunità in settori come l'istruzione o l'agricoltura - ad esempio, insegnando una lingua straniera o lavorando in una fattoria.

Altri NEET possiedono già competenze specifiche, ma il mercato del lavoro locale potrebbe essere saturo. In India, ad esempio, ci sono troppi ingegneri. Secondo il Times of India, nel 2024 solo il 60% dei laureati in ingegneria dell'Indian Institute of Technology (IIT) ha trovato un impiego. Nello stesso anno, solo il 10% dei neolaureati in ingegneria è riuscito a inserirsi nel settore entro un anno dal conseguimento del titolo. Al contrario, nazioni come i Paesi Bassi e l'Australia non hanno abbastanza ingegneri. Per un laureato indiano in ingegneria, trovare lavoro all'estero potrebbe essere un'opportunità per acquisire esperienza, evitando di rientrare nella categoria NEET.

Espandere la rete di contatti oltre le cerchie familiari

I NEET, spesso isolati per mesi o anni, possono trovare nel networking un'arma fondamentale per accedere a opportunità lavorative. Alcuni studi indicano che fino all'80% dei posti di lavoro si ottiene grazie a una reti di contatti. I giovani provenienti da contesti svantaggiati, o da minoranze etniche, hanno meno accesso a queste reti. Un'esperienza all'estero, anche in lavori di servizio come su una nave da crociera, può permettere loro di costruire una rete internazionale, aprendo nuove porte per il futuro.

Acquisire maggiore fiducia

Anni di disoccupazione possono portare a una diminuzione dell'autostima e a un senso di vergogna per la dipendenza finanziaria dalla famiglia o dallo Stato. Questo, unito a depressione, ansia e scarsa autostima, può intrappolare i NEET in un circolo vizioso, privandoli della motivazione per cercare lavoro. Uno studio del 2022, condotto dal Learning and Work Institute e dal Prince's Trust, nel Regno Unito, ha rilevato che i NEET presentano maggiori problemi di salute mentale rispetto ai loro coetanei che lavorano o studiano.

Lavorare all'estero può offrire una via d'uscita, fornendo un nuovo inizio in un ambiente diverso, libero dal giudizio della famiglia. Le sfide da affrontare in un Paese straniero, come cucinare da soli, pulire, usare i mezzi pubblici e imparare una nuova lingua, possono aumentare la fiducia e il senso di realizzazione, aiutando i giovani a superare la paura di assumersi responsabilità.

I NEET e il lavoro all'estero: opzioni a costo zero

Trasferirsi all'estero non è sempre facile per i NEET. Richiede risorse finanziarie per coprire le spese iniziali come il biglietto aereo, le tasse universitarie e il deposito per l'affitto. Per i NEET dei Paesi ad alto reddito è più facile rispetto a quelli che provengano da nazioni più svantaggiate.

I programmi di vacanza-lavoro (PVT), pur offrendo un'esperienza arricchente, non sono accessibili a tutti. Questi programmi, che consentono di vivere e lavorare all'estero per diversi mesi, sono soggetti a rigidi criteri finanziari. Prendiamo l'esempio : oltre alle spese per la richiesta del visto, è necessario dimostrare di disporre di almeno 5.000 dollari australiani, pari a circa 3.100 euro, per provvedere al sostentamento in loco.

E i giovani dei Paesi in via di sviluppo, o quelli provenienti da ambienti modesti nei Paesi industrializzati, come fanno se non hanno risparmi? Esistono alternative che consentono di partire con un budget minimo o addirittura nullo. Ecco alcune possibilità da vagliare:

Le navi da crociera: una prima esperienza internazionale

Il settore delle crociere offre opportunità interessanti, per una prima esperienza internazionale. I criteri di assunzione sono abbastanza flessibili: secondo la piattaforma  è sufficiente avere 21 anni, parlare inglese, avere un passaporto valido e superare una visita medica. La formazione sulla sicurezza a bordo è generalmente fornita dal datore di lavoro. La padronanza di altre lingue, anche se si tratta solo della lingua madre, è un vantaggio significativo.

A bordo, i posti di lavoro sono vari: servizio di ristorazione, manutenzione delle cabine, assistenza ai passeggeri... Sebbene il ritmo di lavoro sia sostenuto, e la vita in mare richieda un certo adattamento, questa esperienza permette di guadagnare uno stipendio in dollari (circa 23.000 dollari all'anno per una posizione di primo livello, più le mance), scoprire molte destinazioni durante gli scali, lavorare in un ambiente internazionale, acquisire una prima esperienza professionale gratificante.

Diventare au pair: un'immersione culturale arricchente

Il programma au pair offre una bella opportunità di vivere all'estero. Il principio è semplice: sei ospitato/a da una famiglia per 6-12 mesi, in cambio ti occupi dei bambini e dai una mano nelle faccende domestiche. La famiglia fornisce anche una paghetta come compenso per il lavoro svolto. È un ottimo modo per entrare in contatto con una cultura diversa e imparare una lingua straniera, una competenza che può rivelarsi preziosa sul piano professionale.

Questo tipo di soggiorno è adatto soprattutto ai giovani senza qualifiche specifiche. I requisiti principali sono il diploma di maturità e una conoscenza base della lingua inglese. Le spese si limitano generalmente al visto e al biglietto aereo. L'età per partecipare va dai 18 ai 30 anni, anche se alcune famiglie preferiscono candidati di età inferiore ai 25-27 anni. Alcune famiglie accettano anche giovani di 16-17 anni, previa autorizzazione dei genitori. Le agenzie per au pair offrono una formazione sulla cura dei bambini prima della partenza. Per trovare una famiglia ospitante, si consiglia vivamente di rivolgersi a organizzazioni autorizzate. Anche se alcune piattaforme come sono affidabili, un'agenzia specializzata offre maggiori garanzie.

Gli Stati Uniti offrono un programma specifico, , accessibile ai giovani, di tutto il mondo, con età compresa tra i 18 e i 26 anni. La particolarità sta nell'obbligo di seguire corsi universitari durante il soggiorno, equivalenti a due moduli semestrali. Questo programma richiama partecipanti sia da Paesi sviluppati che da quelli emergenti, in particolare dal Sud America come Colombia e Brasile.

Il programma ALMA: una iniziativa europea promettente

ALMA (Aim, Learn, Master, Achieve) è un  appositamente ideato per i giovani che non lavorano e non studiano. Prevede una formazione mirata nel Paese di origine, uno stage professionale di 2-6 mesi in uno Stato membro dell'UE, un tutoraggio personalizzato e un follow-up al rientro per valorizzare l'esperienza acquisita.

Il vantaggio principale è che tutte le spese sono a carico dell'Unione Europea: trasporto, alloggio, assicurazione sanitaria... Per partecipare, è necessario contattare un'organizzazione locale che lavora con il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), l'organismo dell'UE responsabile del finanziamento di ALMA. Le persone interessate possono ottenere maggiori informazioni scrivendo a EMPL-ALMA@ec.europa.eu.

Le forze armate: una strada meno conosciuta

Sapevi che alcuni Paesi autorizzano gli stranieri ad arruolarsi nelle loro forze armate? Per i giovani in buona forma fisica, interessati alla carriera militare, è un'interessante opportunità di lavorare all'estero. Il servizio militare spesso consente di ottenere più rapidamente la residenza permanente o la cittadinanza rispetto ad altri percorsi di immigrazione.

La accetta reclute da tutto il mondo, non solo dall'Unione europea. Non è richiesto alcun diploma, nemmeno quello di maturità, e non è necessario parlare francese. Le condizioni sono semplici: avere un'età compresa tra i 17 e i 39 anni, saper leggere e scrivere nella propria lingua madre e avere un passaporto. Per coloro che non parlano la lingua, durante l'addestramento militare sono previsti corsi di francese. Dopo tre anni di servizio, il legionario può richiedere la cittadinanza francese.

Le forze armate spagnole reclutano cittadini di diversi Paesi precedentemente sotto la dominazione spagnola. I giovani tra i 18 e i 29 anni senza lavoro né formazione, provenienti da Argentina, Bolivia, Costa Rica, Colombia, Cile, dell'Ecuador, El Salvador, Guinea Equatoriale, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Uruguay e Venezuela possono arruolarsi nell'esercito spagnolo. Esistono tuttavia alcune restrizioni per quanto riguarda i posti disponibili e la durata del servizio: può essere difficile ottenere contratti di durata superiore a 6 anni.

Le forze armate irlandesi, belghe e lussemburghesi reclutano soldati provenienti da altri paesi dell'UE o del SEE. In Asia, le forze armate indiane accettano giovani reclute provenienti da Nepal e Bhutan.

Opportunità di lavoro per giovani italiani all'estero

Fare un'esperienza lavorativa all'estero sta diventando un'opzione sempre più popolare anche tra i giovani italiani, che cercano di ampliare i loro orizzonti e costruirsi una carriera. Questo tipo di esperienza non offre solo l'opportunità di conoscere nuove culture, ma dà anche vantaggi nel mondo del lavoro. Per supportare questa tendenza, sono disponibili numerose iniziative.

Acquisire esperienza professionale con il supporto delle autorità italiane

Il passaggio dall'università al mondo del lavoro può essere un momento cruciale e talvolta complesso per i giovani laureati. Per agevolare questa transizione esistono numerose opportunità, tra cui programmi di inserimento professionale promossi da enti e istituzioni italiane

Un esempio rilevante in questo contesto è rappresentato dall'Associazione Italiana per gli Scambi Culturali Internazionali, un'organizzazione internazionale presente in numerose università italiane, che offre ai giovani la possibilità di partecipare a progetti di volontariato e stage retribuiti in diversi settori, tra cui marketing, educazione, sviluppo sostenibile e molti altri. Queste esperienze, spesso realizzate in collaborazione con aziende e organizzazioni internazionali, consentono ai partecipanti di acquisire competenze pratiche, sviluppare una rete professionale e immergersi in contesti lavorativi multiculturali.

Accanto a queste iniziative nazionali, sono presenti anche numerosi programmi regionali volti a sostenere l'inserimento professionale dei giovani laureati. Un esempio significativo è rappresentato dal progetto "Talenti per l'Export", promosso da alcune regioni italiane con l'obiettivo di formare giovani professionisti specializzati nell'ambito del commercio internazionale. Questo percorso prevede attività formative specifiche, stage presso aziende esportatrici e spesso include borse di studio per coprire le spese di viaggio e alloggio, facilitando così la partecipazione dei giovani provenienti da diverse regioni.

È importante che i giovani laureati si informino attivamente sulle diverse iniziative disponibili, valutando attentamente quelle che meglio si adattano ai propri interessi e obiettivi professionali. Partecipare a questi programmi può rappresentare un'esperienza preziosa per acquisire competenze, costruire una rete professionale e facilitare il proprio ingresso nel mondo del lavoro.

Lavoro
A proposito di

Ameerah è docente e tutor privato che insegna spagnolo e mandarino a Mauritius. È stata anche traduttrice freelance, redattrice e scrittrice di contenuti per un decennio. Ha vissuto a Madrid e Pechino.

Commenti