La digitalizzazione è in continuo divenire. Sapevi che in alcuni Paesi puoi acquisire la residenza elettronica? La procedura è del tutto legale e non è finalizzata all'evasione fiscale! In pratica, non vivi nel Paese in questione, ma puoi accedere a una serie di servizi online, come l'apertura di un'attività commerciale.In Estonia, destinazione all'avanguardia in questo campo, più di 120.000 persone, originarie di 170 Paesi, hanno già ottenuto la residenza elettronica. Ecco come funziona.
Cos'è la residenza elettronica, o e-residency?
Attenzione, il termine può generare confusione: acquisire la residenza elettronica in un Paese non significa ottenere la cittadinanza, o avereil diritto di viverci fisicamente senza un visto. E' semplicementeun programma di identità digitale a scopi professionali.
La residenza elettronica offre al richiedente, indipendentemente dalla nazionalità, l'opportunità di creare una struttura aziendale e di utilizzare i servizi di e-governance di un determinato Paese, senza doverci vivere.
Qual è il vantaggio concreto della residenza elettronica per gli imprenditori?
Sei un nomade digitale e ti sposti spesso da una parte all'altra del mondo? Se volessi avereuna sede fissa dove registrare la tua attività, la residenza elettronica potrebbe essere la soluzione, consentendoti di creare un'azienda e operareindipendentemente dal posto dove ti trovi.
La residenza elettronica consente anche di gestire un'attività inmercati considerati stabili e competitivi (come l'Unione Europea, nel caso dellaresidenza elettronica estone).
Prendiamo il caso di , un imprenditore che avevauna start-up già avviata in Kenya quando ha sentito parlare di e-residency. “La mia azienda(specializzata nel mettere in contatto sviluppatori web e clienti) necessitava di una filiale in Nord America o in Europa”. Dopo aver valutatodi chiedere un “talent visa” nel Regno Unito, Mike ha deciso di optare perla residenza elettronica estone. Questogli ha permesso di operare come un'azienda europea e di avere un accesso facilitatoa questo mercato, mantenendo comunque una parte dell'attività in Kenya.
Quali Paesi offrono l'e-residence?
Attualmente, le nazioni che offrono questa opzione sono: Estonia, Azerbaijan, Lituania, l'arcipelago di Palau, Portogallo, Spagna, Sudafrica, Georgia e Brasile (queste ultime duedestinazioni la stannoattivando).
Il caso dell'Estonia
L'Estonia consente la residenza elettronica da oltre 10 anni! È dal 2014, infatti, che l'Estonia si è impegnata a diventare un hub globale per gli imprenditori. Da allora, grazie a questo programma, sono state avviate quasi 33.000imprese.
Il Paese vanta una solida infrastruttura digitale, tra cui l'identificazione online e un sistema di firma digitale altamente sicuro.
Cosa concedela residenza elettronica?
La nostra analisi si basa principalmente sul programma estone, che vanta l'esperienza più consolidata in materia di residenza elettronica.
- Registrazione e gestione delle imprese da remoto
Questo è il vantaggio principale del programma. Una volta ottenuto il documento di residenza elettronica, servono solo uno o due giorni per aprire l'attività. Il procedimento si svolge interamente da remoto.
- Accesso aservizi bancari e finanziari online
I residenti elettronici possono:
- Aprire conti bancari aziendali estoni
- Firmare e criptare documenti online utilizzando la firma digitale
- Presentare la dichiarazione dei redditi all'Ufficio delle Imposte e delle Dogane (se soggetti a tassazione in Estonia)
- accedere a servizi governativi come i rapporti societari
Come si diventa residenti elettronici?
Le procedure si svolgono principalmente online, ma dato che è necessario rilevare le impronte digitali, bisogna recarsi in uno dei 50 uffici sparsi a livello globale.
Il processo di richiesta di residenza elettronica richiede dalle 3 alle 8 settimane. La documentazione richiesta è la seguente:
- il curriculum vitae
- informazioni sul motivodi apertura dell'azienda
- una copia del passaporto
- una fototessera.
La procedura costa 150€ circa.
Dove si pagano le tasse se si è residenti elettronici in un determinato Paese?
Tieni presente che essere un residente elettronico non significa automaticamente che tu, o la tua azienda, siate residenti ai fini fiscali nel Paese in questione. Devi distinguere tra l'imposta sul reddito delle persone fisiche e l'imposta sulle società.
È necessario determinare i vari obblighi fiscali in base alla tua situazione specifica. In questo contesto, è importanteconsultare gli accordi fiscali tra il Paese in cui vivi regolarmente e quello dovehai aperto l'attività con la residenza elettronica. I trattati internazionali permettono di evitare conflitti tra le normative fiscali dei diversi Paesi.
Quali sono i punti da tenere a mente?
A rischio di ripetersi, la residenza elettronica non dà diritto a ottenere un visto per vivere nella nazione in questione. Di conseguenza, i residenti elettronici non possonoessere assunti da aziende locali, a meno che non ottengano un permesso di lavoro “classico” o unpermesso di residenza. Non hanno neanchediritto diaccedere al sistema di previdenza sociale.
Come già accennato, dopo aver preso la residenza elettronica devi chiarire la tua posizione fiscale. Attenzione a non incorrere nella doppia imposizione (nel Paese in cui sei residente elettronico e nel Paese dove hai la residenza fiscale).
Sebbene i residenti elettronici possano aprire un conto bancario aziendale, la procedura può esserelaboriosa. La residenza elettronica è perfettamente legale, ma alcune banche potrebbero essere diffidenti(vedi untentativo di riciclaggio di denaro) e chiedere un incontro di persona. Richiesta sconveniente se non avevi pianificato di andare sul posto. In alcuni casi, potrebbero anche applicarsidelle restrizioni sulle transazioni bancarie internazionali.